L’etichetta della birra è una fonte di informazione che va applicata sul prodotto per definirne la pericolosità. Ha lo scopo di fornire informazioni al consumatore sugli eventuali rischi, su come utilizzarlo correttamente, come conservarlo e smaltirlo in modo adeguato.
L’etichetta deve garantire dei requisiti necessari. Ovvero chiarezza, leggibilità, resistenza, impermeabilità (nel caso della birra per resistere alla condensa che si crea se viene conservata in frigorifero) e indelebilità; oltre a questi requisiti per effettuare un’etichettatura della Birra corretta e conforme al Decreto Legislativo 27.01.1992 n° 109 è obbligatorio inserire le seguenti informazioni:
- Denominazione del prodotto;
- Elenco degli ingredienti;
- Indicazione di sostanze che potrebbero contenere allergeni;
- Quantità del prodotto;
- Termini di conservazione;
- Norme e indirizzo dello stabilimento di produzione e confezionamento (qualora fosse diversa);
- Data di scadenza;
- Codice identificativo;
- Tasso alcolemico.
Etichettatura della birra – denominazioni e gradazione
La denominazione del prodotto nell’etichettatura è molto importante perché deve rappresentare il nome e la tipologia di quest’ultimo. In questo caso le tipologie di Birra ammesse sono: Birra Ale (ad alta fermentazione), Birra lager (a bassa fermentazione) e Birra Lambic.
Esistono diverse denominazioni della Birra a seconda del grado alcolemico e del grado plato ovvero:
- Birra analcolica con gradazione alcolica < 1,2% vol e grado plato 3 – 8;
- Birra leggera o light con gradazione alcolica 1,2 – 3,5% vol e grado plato 5 – 10,5;
- Birra con gradazione alcolica > 3,5% vol e grado plato > 10,5;
- Birra speciale con gradazione alcolica > 3,5% vol e grado plato > 12,5;
- Birra doppio malto con gradazione alcolica > 3,5% vol e grado plato > 14,5;
- Birra artigianale
Nell’etichetta è fondamentale specificare la quantità del tasso alcolemico del prodotto ed è obbligatorio quando quest’ultimo ha un tasso alcolemico superiore a 1,2% vol.
Elenco ingredienti e allergeni nell’etichetta
L’elenco degli ingredienti nell’etichettatura degli alimenti è indispensabile e deve contenere qualsiasi ingrediente, inclusi quindi gli additivi che possono essere rimasti nel prodotto, in modo tale da permettere al consumatore di individuare eventuali alimenti a cui possono essere allergici.
Gli ingredienti vanno inseriti nell’etichetta in ordine di peso, quindi partendo dall’ingrediente presente in maggiore quantità a quello in minor quantità; è inoltre fondamentale inserire anche gli allergeni in grassetto così da poter essere subito individuati dal consumatore.
Etichettatura della birra – Conservazione
Nell’etichettatura della Birra è molto importante inserire la data di scadenza che garantisce che il prodotto rimarrà consumabile fino ad una specifica data indicata con denominazioni come “da consumarsi preferibilmente entro…” ed i termini di conservazione per prevenire eventuali alterazioni del prodotto.
I termini di conservazione devono ovviamente essere ben visibili e leggibili sull’etichetta per il consumatore.
Queste condizioni valgono per quando il prodotto è ancora sigillato, infatti dal momento dell’apertura di esso è consigliabile consumarlo entro qualche giorno.
Nome e indirizzo dello stabilimento di produzione
Secondo il Decreto legislativo 145/2017 è obbligatorio inserire la sede e il nome dello stabilimento di produzione degli alimenti all’interno dell’etichetta, ma oltre alla sede di produzione è anche obbligatorio inserire la località di confezionamento se diversa da quella di produzione.
Se l’operatore alimentare possiede più stabilimenti è bene inserirli nell’etichetta mettendo in evidenza però quello effettivo.
L’operatore alimentare indicato sull’etichetta è colui che è responsabile delle informazioni presenti sull’etichetta. E se dovessero mancare alcune informazioni obbligatorie può ricevere severe sanzioni che possono variare dai 2.000 ai 15.000 euro.
Etichetta nutrizionale
Dal 2018 l’Unione Europea ha stabilito l’obbligo di indicare l’etichetta nutrizionale su tutti gli alcolici e quindi anche sull Birra. Essa “costituisce un aspetto dell’etichetta alimentare e serve ad indicare e a definire le caratteristiche nutrizionali del prodotto”. E inoltre fornisce al consumatore un contributo energetico sottolineando i nutrienti presenti come grassi, proteine, sali minerali e vitamine.
Si definisce quindi “uno strumento informativo necessario, che offre al consumatore indicazioni che gli permettano di confrontare un prodotto con un altro. E in particolare di conoscerne la sua composizione nutrizionale”.
Etichetta ambientale
Da gennaio 2023 il legislatore ha introdotto l’obbligo di applicare l’etichetta ambientale. Ciò impone di segnalare quale tipo di materiale viene utilizzato come imballaggio del prodotto. Ha lo scopo di facilitare lo smaltimento di quest’ultimo, per permettere ai consumatori di effettuare in modo più corretto la raccolta differenziata e un corretto riciclaggio.
Questo permette anche ai consumatori di prestare maggior attenzione alla cura dell’ambiente.