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foto con brochure certificazioni

Di recente, la consapevolezza dei consumatori riguardo la qualità degli alimenti ha registrato un aumento significativo, spingendo l’industria agroalimentare a ricorrere verso pratiche sempre più rigorose, per garantire standard elevati. In questo contesto, le certificazioni di qualità alimentare giocano un ruolo cruciale nel fornire rassicurazioni sia ai produttori che ai consumatori.

Standard internazionali per le certificazioni alimentari

Le certificazioni di qualità alimentare sono solitamente basate su standard internazionali, e sono certificazioni a carattere volontario. Le aziende del settore possono decidere se ottenere il riconoscimento dall’Ente di certificazione o meno. Attestando che gli alimenti trattati sono stati prodotti sulla base dei requisiti previsti. Queste certificazioni vengono considerate un prerequisito fondamentale nel momento in cui un’azienda vuole accedere ai mercati internazionali, entrando in meccanismi come le catene di fornitura. Le certificazioni alimentari risultano quindi fondamentali per chi vuole aprirsi a nuovi mercati internazionali. Oltre a questo, le certificazioni aiutano ad ottimizzare i processi di lavorazione e agevolano le attività nei rapporti con i fornitori, migliorando così la reputazione dell’azienda.

Le 5 certificazioni di qualità alimentare più diffuse

Questo è l’elenco delle 5 certificazioni alimentari più richieste nel mercato agroalimentare, a livello internazionale. Le prime 3 certificazioni sono di natura privata, e sono riconosciute dal Global Food Safety Initiative (GFSI)

  • BRC British Retail Consortium: nato per standardizzare i controlli su prodotti, processi di produzione e gli ambienti di lavoro, è fondamentale per poter entrare nel mercato inglese. Si ottiene la certificazione BRC Food dopo il soddisfacimento di ben 12 requisiti.
  • IFS International Food Standard: ha l’obiettivo di garantire elevati standard di sicurezza alimentare per tutta la filiera produttiva. Questa certificazione serve per poter commercializzare prodotti alimentari in Francia e Germania, e per ottenerla (IFS Food), è necessario che l’azienda in questione sia conforme ai 10 requisiti previsti dallo standard.
  • FSSC 22000Food Safety System Certification Scheme: ad oggi non si occupa solo del controllo sulla produzione di alimenti, mangimi e imballaggi. Dalla versione 5, si occupa anche di agricoltura, distribuzione, ristorazione e molto altro. Sono più di 29 mila le aziende certificate FSSC 22000: questa certificazione è caratterizzata da un programma di sviluppo flessibile, strutturato su due livelli, contenente uno strumento di autovalutazione ed un programma di formazione.
  • ISO 22000: stabilisce i requisiti per la progettazione e l’applicazione di un sistema di gestione della sicurezza alimentare. Questo standard può essere utilizzato da qualsiasi azienda, a prescindere dalla sua posizione nel mercato, ed è stato pubblicato per armonizzare tutti gli standard nazionali e internazionali già esistenti in questo ambito, che usano il metodo HACCP.
  • Certificazione Biologica: garantisce che l’azienda segua un rigoroso sistema di produzione, obbligatorio per rispettare il ciclo di vita naturale del prodotto.

Perché scegliere Food Consulting

Noi di Food Consulting offriamo assistenza per quanto riguarda le certificazioni dedicate alla qualità dei prodotti alimentari, aiutando ad ottenere gli strumenti e le conoscenze in grado di garantire la salute del consumatore e la qualità del prodotto.

Sicurezza alimentare e tracciabilità

Una delle principali preoccupazioni delle certificazioni di qualità alimentare riguarda la sicurezza che, nel caso degli alimenti, risiede nel garantire che gli alimenti siano privi di contaminanti nocivi e dannosi per la salute umana. Questo passaggio è fondamentale per la salute pubblica. Le certificazioni stabiliscono protocolli per il controllo dei rischi biologici, chimici e fisici, aiutando a prevenire la contaminazione durante tutte le fasi della produzione e della distribuzione. Inoltre, la tracciabilità è un elemento chiave delle certificazioni di qualità alimentare: i produttori, di fatto, devono essere in grado di risalire all’origine di un prodotto, in caso di emergenza sanitaria o in caso di richiesta da parte dei consumatori. Questo non solo assicura la sicurezza, ma contribuisce anche a costruire la fiducia dei consumatori nel marchio.

Cos’è il metodo HACCP

Elencando le certificazioni alimentari più diffuse, ci siamo imbattuti nel termine HACCP: ma cos’è nello specifico, e perché è correlato alle certificazioni alimentari? H.A.C.C.P. sta per “Hazard Analysis and Critical Control Points”: si basa sull’individuazione dei momenti in cui è necessario fare un controllo per assicurarsi che non si concretizzino gli eventuali rischi presenti nel processo che porta un alimento dal produttore al consumatore. Questo processo varia da azienda ad azienda a seconda di vari aspetti, tra cui il livello in cui si posiziona nella filiera produttiva, il tipo di cibo e altre informazioni. Nel nostro sito, puoi trovare dei corsi online dedicati ad HACCP per quanto riguarda il settore alimentare.

Vantaggi per i Produttori

Ottenere certificazioni di qualità alimentare può conferire numerosi vantaggi ai produttori: primo su tutti, l’apertura a nuovi mercati grazie alla conformità agli standard riconosciuti, poiché molte catene di distribuzione e consumatori finali preferiscono prodotti con certificazioni di qualità. Oltre a questo, il rispetto di tali standard può migliorare l’efficienza operativa, riducendo così il rischio di perdite finanziarie a causa dei ritiri di un determinato prodotto.

Definizione e Conformità dei MOCA

Partendo dalla definizione di MOCA, questa sigla sta per Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti: indica tutti quei materiali e oggetti che permettono la cottura, il trasporto, la conservazione e l’ingerimento effettivo di alimenti. I MOCA devono essere conformi alle pratiche di fabbricazione previste, non devono trasferire componenti ai prodotti alimentari (rischiando così di cambiarne le caratteristiche) e non devono costituire un pericolo per la salute umana. Solitamente, il problema non è legato ai MOCA, quanto più all’utilizzo che ne facciamo: non ci preoccupiamo, ad esempio, di leggere le istruzioni presenti sulle etichette, e questo ci può portare a creare delle abitudini sbagliate. Abbiamo un servizio di consulenza dedicato alla dichiarazione di conformità MOCA, per garantire e tutelare il benessere dei consumatori.

Conclusioni

Le certificazioni di qualità alimentare sono diventate un requisito fondamentale per l’industria agroalimentare moderna. Fornendo una garanzia di sicurezza e qualità, queste certificazioni sono essenziali per soddisfare le aspettative sempre più elevate dei consumatori e per instaurare la fiducia nel settore alimentare. Investire nelle certificazioni alimentari non solo migliora la reputazione del produttore, ma contribuisce anche a promuovere pratiche sostenibili e responsabili nell’intera catena alimentare.

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